Ecco riassunta la mia passione in una foto. Un’icona ormai, la faccia di Clarkson deformata dal vento penetrato da una Ariel Atom. Puntata epica dell’indimenticato Top Gear della BBC, fortunatissima serie tv della BBC dedicata ai motori (> 300 mil di spettatori) e condotta dal burbero spilungone prematuramente scaricato per le ben note grane (ma furbamente accolto da Amazon Video).

Una passione che si nutre fin da tenerà età (il mio primo abbonamento a Quattroruote all’età di 5 anni) di una sconfinata letteratura su carta e video e che è ben espressa da quel SERIOUS FUN che campeggia come vision aziendale nella home del sito della piccola factory Ariel.
Ma la passione non è solo eolica, oltre al vento che ti cambia i connotati col crescere della velocità (ma già alle marce basse se “il ferro” è all’altezza), fin dalla culla è sempre stata una questione di STILE E LIBIDINE. Perché UN’AUTO PER FARMI PRENDERE UNA SBANDATA NON DEVE AVERE SOLO DELLE GRAN BELLE CURVE: DEVE ANCHE ESSERE IN GRADO DI AFFRONTARLE.

Tornando a me, se sbarchi sulla terra (ferma?) a bordo di QUESTA famiglia…

E il tuo modello di vita è quest’uomo…

Che ha degli hobby bizzarri…
Tra i quali venirmi a prendere a scuola con dei catafalchi sempre diversi…
Quale destino avrebbe mai potuto riservarmi la vita?



Ma soprattutto, quale passione paterna avrei potuto mai ereditare ?
S
C
R
O
L
L
…
Esatto.





E’ una passione travolgente, una malattia incurabile, un hobby costoso, spesso pericoloso. Ma veniamo ai ferri roventi.
Gli oggetti del desiderio si dividono in moderni (attuali o di recente produzione) e non. Restringendo fortemente (e crudelmente) il campo, ho una sfrenata predilezione per le piccole factory inglesi come la predetta Ariel, la Caterham e tutte le sorelline eredi della Seven (la sudafricana Birkin, in onore di Jane e l’ottima Westfield), la sua versione a ruote coperte Ginetta, la Bristol, la tempestosa (e tempestata, a quando la risurrezione?) TVR, la NOBLE, l’insuperabile RADICAL (di cui mi colpisce non tanto il 2,8 che spunta sullo 0-100 quanto l’impressionante decelerazione di cui è capace, per non parlare dei G laterali nei cambi di direzione…E’ attuale detentrice del record al Ring sul giro per auto stradali, guarda QUI) e la buon vecchia MARCOS (ricordo un giro mozzafiato a bordo di una versione alleggerita da 507cv al fianco dell’amico Alessandro Breveglieri di UK RACING: impossibile tenerla in piena accelerazione, nemmeno sul dritto, sgommava fino alla terza…). Mi scuso con le altre che di sicuro avrò dimenticato (qui ma non nei miei sogni).
Tutte assemblate in gran parte ancora artigianalmente, tutte in linea col motto LESS IS MORE (ovvero l’arte di eliminare il superfluo, brano di un poema ottocentesco naturalmente inglese…) e tutte eredi più o meno legittime della vision costruttiva di Sir Colin Chapman aka Mr Lotus: TO ADD SPEED ADD LIGHTNESS.
Una filosofia costruttiva che posso tradire, restando in UK, solo per RR, Jaguar e Bentley (pesantissime e potentissime, un vero voltafaccia a Colin). O, in ordine di preferenza, per le inossidabili Porsche, Ferrari e Lambo. Scavalcando il recinto “pop” di tori e cavallini, chiudono il cerchio alcune purosangue coi fanali a mandorla, “viventi” o di recente produzione (molte delle quali “pezzi forti” da tuning e customizzati/ “NOSsati” per gare alla fast&furious).












E poi le MODERN CLASSIC, auto belle o brutte, alcune dimenticate altre ripescate per la gioia di hypster e coolhunter, ma cmq big influencer anni 70’s e 80’s per la mia passione (le rivedo con lo stesso rispetto di allora). Si tratta di un minestrone di ricordi a 4 ruote di ogni genere e provenienza senza un vero criterio di selezione se non quello della nostalgia. Ve le affido, fatene quello che vi pare (niente dida, niente distrazioni). Via con l’amarCARd!


Adorata Renault 5…
QUI in veste mozzafiato.
Una veloce carrellata su qualche supercougar precedente la mia nascita e qualche milfona, “navi scuola” responsabili del mio svezzamento a 4 ruote… Mi scuso con le centinaia di escluse e soprattutto con le presenti per alcuni audaci accostamenti ma il criterio di selezione non risponde al prestigio del marchio o alle folli quotazioni raggiunte da alcuni modelli (52 milioni per una GTO). Qui è tutto un affare di cuore e nel marmellatone che segue spero ci cacciate prima il cuore, poi il dito.























Una pagina tutta sua meriterebbe l’auto dei miei sogni, che per brevità e pigrizia mi limito ad affidare alle cure dei bravi ragazzi di Classic Driver QUI.
Riscusandomi con le tante, illustri escluse (qualche altro buon pezzo lo trovate in questo mio vecchio post), ma soprattutto riconoscendo la vergogna del megamix tra pezzi assolutamente inaccostabili anche se solo in foto, passiamo ai ferri roventi in circolazione, hype, dream. kit car con benefici effetti sulla mia, di circolazione.

cosa mi comprerei?
(scrolla)
ancora
ancora
ancora
basta così (al terzo scrollo è sega)

Costa 3, 5, 10 volte, anche 30 volte (Veyron Super Sport) meno delle precedenti.
Pesa fino a 5,5 volte in meno (la Continental è sui 2750kg…).
E’ fino a 12 volte meno potente (la Super sport ha 1200 cv…).
E, soprattutto…
…
…
…
…
ha una ruota in meno di tutte!
Forse anche per questo io la amo più di tutte, 0 mia ruggente sirena zoppa.
Configurala QUI.
Brummmmm…